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Kachōfūgetsu 花鳥風月: l’emozione nella natura

I poeti di corte del Man’yōshū (万葉集 VIII secolo circa)erano profondamente influenzati dalla natura e sia i loro poemi d’amore che le elegie lo riflettono. “Kachōfūgetsu” era la raison d’etre dell’amore, “sansensōmoku” della tristezza. La natura era sempre una proiezione dei sentimenti umani, mai il contrario. Questi poeti erano ovviamente sensibili alla natura e al rincorrersi delle stagioni, ma la “natura” era sempre interpretata in modo molto restrittivo e si tendeva ad ingabbiarla in immagini convenzionali. Ci sono molte poesie sulla luna, un fenomeno naturale, ma ben poche sul sole e sulle stelle – fenomeni altrettanto naturali. Il mare era un qualcosa di limitato, ad uso di piccoli scafi e di barche per diletto, non il vasto oceano che le grandi navi dirette alla Cina dei Tang dovevano affrontare. Per questi poeti la natura non era un mondo immenso e selvaggio, ma un ambiente racchiuso, dolce e intimo. Il Man’yōshū è, per la maggior parte, una collezione di poesie d’amore nelle quali essi confidavano i loro sentimenti alla natura.

Uso shidarezakura Cardellino e ciliegio piangente, Katsushika Hokusai,1834 - Paris, Musée Guimet.

Uso shidarezakura Cardellino e ciliegio piangente, Katsushika Hokusai,1834 – Paris, Musée Guimet.

 

Cascate Amida nei rella remota regione lungo la strada di Kisokaidô (Kisoji no oku Amida-ga-taki), dalla series Un tour di cascate in varie province (Shokoku taki meguri): Katsushika Hokusai - 1832

Cascate Amida nei rella remota regione lungo la strada di Kisokaidô (Kisoji no oku Amida-ga-taki), dalla series Un tour di cascate in varie province (Shokoku taki meguri): Katsushika Hokusai – 1832

L’espressione Kachōfūgetsu (letteralmente: fiori uccelli vento luna 花鳥風月) è molto spesso reso tout court con “natura” ma nello specifico indica il rapporto con la natura che sottende uno stato gioioso oppure contemplativo dell’animo in contrapposizione a sansensōmoku (lett. monti fiume erbe alberi 山川草木) che provoca una sensazione di tristezza.

fonte: Storia della Letteretura Giapponese di Katō Shūichi a cura di A. Boscaro, Marsilio Editore.

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Pipistrelli – 蝙蝠

pipistrello

pipistrello davanti alla luna di Biho Takashi – 1910ca, Stampa su legno

I pipistrelli portano felicità. Questo perchè la parola pipistrello in cinese suona come la parola fortuna (fu 福) e i giapponesi hanno adottato questa tradizione.

Una delle associazioni più popolari in Cina è quella che associa cinque pipistrelli alle cinque benedizioni: longevità, ricchezza, salute, virtù e una morte tardiva e naturale.

こうもり

le figure sul tessuto nero sono dei pipistrelli. Un’opera di Keisan Eisen

E’ facile intuire che alcuni elementi ornamentali hanno una base fonetica e giocano con i suoni degli omofoni (parole con lo stesso suono ma diverso significato)

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Keisai Eisen – Bijin, edojidai

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Tartarughe nell’acqua

Tartarughe nell'acqua

Hokusai, tartarughe nell’acqua.
Silografia policroma

Le tartarughe sono di buon auspicio e simbolo di longevità. Soprattutto quelle con la lunga coda di alghe cresciute sulla schiena.

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14 febbraio 2014 · 12:01

Tsukushi

Tsukushi nella neve

Tsukushi nella neve

Lo tsukushi (Equisetum o code di cavallo) è una pianta che cresce a Marzo. Insieme ai Sakura è considerato uno di quei tipici segni dell’arrivo della primavera, come le rondini da noi.

Crescono ai bordi delle risaie e vengono usati anche in cucina.

La foto è stata presa da questo blog

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Ban’ei – ばんえい

Il ban’ei è un tipo di corsa di cavalli unico della regione Tokachi dell’Hokkaido. E’ svolta da da cavalli di grossa stazza e consiste nel trainare una slitta oltre un traguardo e attraversando una o più salite. Viene citata nel manga (e nell’anime) Silver Spoon edito in italia da Star Comics. Lo sport, che affonda le sue origini nella tradizione contadina dell’hokkaido, divenne popolare negli anni ’50 del Novecento. Attualmente questo sport non è più così popolare e si svolge solo in una città: Obihiro.

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SIlver-Spoon-e3-baneibanei02

Un cavallo che è diventato famoso a queste gare è Golden Barge (ゴールデンバージ) un cavallo nato nal 1997. Cominciò a correre a due anni nel 1999 ma nel 2008 si deve ritirare a causa di un incidente. Come tutti i cavalli del Ban’ei Golden Barge avrebbe dovuto essere venduto al macello ma a causa dei prezzi particolarmente bassi il proprietario decise di farlo nuovamente gareggiare nel 2010. Incredibilmente il cavallo conseguì altre vittorie nonostante avesse già 14 anni. Dopo questa vittoria i media diedero spazio alla storia. Golden Barge gareggiò fino al 2012, anno in cui il proprietario sancì il suo ritiro e la meritata pensione come stallone.

Un ferro di Golden Barge si trova ora all’ingresso dell’ippodromo di Obihiro come portafortuna.

golden barge

ゴールデンバージ中高年の星」: Golden barge la stella di mezza età

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Il matrimonio dei Topi – 鼠嫁入り

Questa storia è presente nella raccolta shasekishū (沙石集). Shasekishū è una raccolta di racconti (koan) buddisti scritti nel periodo Kamakura con caratteri misti. E’ composta da dieci volumi e circa centocinquanta racconti. Il curatore è il monaco Mujū Dōkyō (1226 – 1312). Il titolo è composto dai caratteri sabbia 沙 , pietra 石 e raccolta 集 e si rifà probabilmente al detto buddhista “creare l’oro dalla sabbia e gioielli dalle pietre”. In inglese è stato tradotto con il titolo di Sand and Pebbles e in italiano come 101 storie zen.

Tanto tempo fa i topi facevano pensavano a chi far sposare la propria figlia:

“nostra figlia dovrà sposarsi con il migliore al mondo!” si dissero i genitori.

“il migliore al mondo è il sole, con la sua capacità di illuminare tutto”.

E così i due, al mattino si recano dal sole e gli dicono

“vi abbiamo portato nostra figlia. E’ molto bella. Vogliate sposarla”. E il sole rispose:

“Io illumino il mondo ma se incontro la nuvola la mia luce sparisce. E’ meglio che facciate sposare vostra figlia alla nuvola”

nezumi 1897

 

I topi pensarono “E’ vero”. E quando videro una nuvola nera le fecero la proposta. E la nuvola disse:

“io ho la capacità di fermare la luce del sole ma non so resistere quando soffia il vento. E’ meglio che facciate sposare vostra figlia al vento”.

I topi pensarono “Ci siamo!”. E ripeterono la loro storia al vento di montagna. E il vento disse ai topi:

“Io posso spazzar via le nuvole ma vengo fermato dai muri. E’ meglio che facciate sposare vostra figlia al muro”

I topi pensarono “è così!” e portarono la figlia dal muro, che disse:

“Io posso resistere al vento ma non posso niente contro i topi che mi scavano dentro. E’ meglio che facciate sposare vostra figlia a un topo.”

E il topo disse “il topo è il migliore di tutti!” e così il topo e la figlia si sposarono.

nezumi1925

 

 

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16 gennaio 2014 · 11:58

Scimmie della neve di Jikokudani

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Scimmie delle nevi (anche conosciute come macachi dalla faccia rossa) al bagno.

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